I soci di Latterie Vicentine riaprono le malghe

Marino Pagiusco in una foto di Enrico Celotto

In tempi di Covid 19 Latterie Vicentine non si è mai fermata e dai primi di giugno alcuni soci confermano anche per l’estate 2020 l’intenzione di portare le vacche sull’Altopiano di Asiago e l’apertura delle malghe.

Sono aziende agricole di tipo familiare che preservano la biodiversità e la tutela del territorio montano, attraverso attività come la pulizia dei prati dalle erbe infestanti, dei sentieri, opere di esbosco, tutti lavori che contribuiscono alla prevenzione del dissesto idrogeologico.

“Da sempre ci impegniamo a raccogliere anche il latte in luoghi difficili da raggiungere – spiega Alessandro Mocellin, presidente di Latterie Vicentine – come la montagna; sostenendo alti costi di trasporto, ma in questo modo riusciamo ad assicurare il mantenimento delle piccole stalle che altrimenti scomparirebbero.”

Il latte raccolto viene poi trasportato a Bressanvido per essere lavorato e trasformato in formaggi unici come l’Asiago DOP Fresco 7 Malghe e l’Oro di Malga, la cui produzione è limitata al periodo dell’alpeggio e si distingue per un numero contenuto di forme valorizzate proprio dall’esclusiva materia prima.

L’Asiago DOP Fresco 7 Malghe ha una stagionatura di oltre 30 giorni, consistenza morbida, sapore delicato, con aromi unici di erbe e fiori di montagna. Il formaggio Oro di Malga, invece, è un prodotto a pasta semidura con oltre 8 mesi di maturazione.

“Ancora una volta Latterie Vicentine ha voluto investire sul territorio, al quale è profondamente legata – spiega Mocellin – Sostenere il progetto delle malghe significa premiare l’impegno quotidiano dei soci, il cuore pulsante della nostra cooperativa. La nostra è una grande famiglia, abbiamo allevatori con più di 300 capi ma anche piccole fattorie con meno di 10 vacche, tutti dediti a produrre latte di qualità, attraverso una forma di agricoltura a basso impatto ambientale, nel completo rispetto del benessere animale e della sostenibilità”.

“Il lavoro del malgaro – spiega Marino Pagiusco, un socio di Latterie Vicentine– non è semplice, è fatto di sacrifici. Lo facciamo per amore e per passione. Amore per le nostre vacche, per questa terra e per una tradizione secolare. Io non potrei rinunciare alla malga. Fa parte di me”.

“Conosco bene la vita di malga – conclude Mocellin – e vi garantisco che può regalare emozioni vere, uniche ed irripetibili. Credo che quest’anno le nostre montagne saranno una meta ambita e i malgari pronti ad accogliere i turisti, naturalmente sempre nel massimo rispetto delle norme vigenti”.

I soci di Latterie Vicentine riaprono le malghe - Ultima modifica: 2020-06-08T07:13:35+00:00 da Redazione Dairy