Carta del latteCarta del latte
Gli operatori della filiera lattiero-casearia italiana, riunitisi il 18 settembre 2019 al primo “Dairy Summit” di Milano, evento organizzato dal Gruppo Tecniche Nuove, dopo essersi confrontati hanno redatto e firmato il presente documento, denominato la “Carta del Latte”.
Si tratta di un manifesto di settore, un vero “patto di filiera”, cioè una dichiarazione di intenti condivisa tra gli attori della filiera che ha l’obiettivo di garantirne un’adeguata crescita. La Carta del Latte, consegnata alla Ministra Teresa Bellanova,
resta un work in progress ed è aperta alle proposte degli operatori coinvolti.
La seconda edizione del Dairy Summit si aprirà proprio con il confronto su questo importante documento di filiera prodotto grazie alla realizzazione del Summit.
La situazione attuale
Il settore lattiero-caseario, in Italia, sta facendo i conti con nuove dinamiche produttive e di mercato. Da una parte i produttori sono costantemente alla ricerca di un soddisfacente livello di redditività e sempre più spesso l’obiettivo viene raggiunto puntando con decisione sull’export. Dall’altra parte, il fronte della domanda avanza nuove richieste al mondo dell’offerta: il consumatore è sempre più attento non solo al prezzo, ma anche a nuovi requisiti di qualità e di servizio. Quando si parla di qualità si allude agli aspetti nutrizionali del prodotto lattiero-caseario ma anche a quelli etici. Il consumatore si mostra cioè sempre più orientato a preferire latte e latticini ottenuti nel rispetto dell’ambiente e degli animali. D’altronde lo stesso consumatore è spesso vittima di un’informazione superficiale o ingannevole sui processi della filiera lattiero-casearia e sui prodotti stessi.
Queste nuove tendenze del mercato spingono allevatori, industrie di trasformazione private e cooperative e distribuzione a fare evolvere le proprie strategie alla ricerca della piena sostenibilità e di una politica di comunicazione improntata a rapporti chiari, diretti e trasparenti con i cittadini consumatori.
Una sfida che al Dairy Summit è stata accolta e che ha dato vita a una serie di impegni condivisi, qui riassunti.
Cosa faremo
Gli operatori del settore lattiero-caseario presenti al Dairy Summit, insieme a coloro i quali, pur non essendo fisicamente presenti hanno voluto aderire a questo documento condividendone obiettivi e finalità, si impegnano a:
– Promuovere l’affermazione di più razionali rapporti di filiera, organizzando momenti di confronto a scadenze periodiche e programmate e un’agenda condivisa di priorità
– Garantire alle donne e agli uomini che lavorano nella filiera lattiero-casearia di operare in un ambiente sicuro e che favorisca l’integrazione e la crescita personale e professionale mediante una adeguata formazione sui temi cardine della filiera: benessere animale, salubrità delle produzioni, sostenibilità della filiera
– Promuovere la messa a punto di nuovi modelli produttivi più sostenibili in grado di rispondere alle nuove richieste del consumatore
– Comunicare le caratteristiche delle innovazioni di prodotto e di processo realizzate lungo tutta la filiera, realizzando flussi di informazione dedicati che si sviluppino sia all’interno della filiera sia nei confronti del consumatore
– Lavorare di concerto con le associazioni dei consumatori e con le istituzioni pubbliche sul fronte della comunicazione, per confutare le fake news che danneggiano la filiera lattiero-casearia
– Incentivare gli sforzi commerciali sui mercati esteri, mettendo in atto accordi di cooperazione focalizzati sulla valorizzazione del Made in Italy e sulla lotta all’Italian sounding, in particolar modo per quanto riguarda i formaggi Dop.
Cosa chiediamo
Consapevoli che gli impegni di cui sopra, essendo confinati nella sfera dell’imprenditoria privata, non sono sufficienti per raggiungere un pieno sviluppo del settore lattiero-caseario, gli operatori che sottoscrivono la Carta del Latte si rivolgono anche a coloro che sono investiti di responsabilità politiche a livello comunitario, governativo e regionale.
Chiedono pertanto a tali interlocutori di sostenere gli impegni assunti dai rappresentanti della filiera sopra dettagliati:
– Tornando a fare programmazione di medio periodo per lo sviluppo del settore lattiero-caseario
– Progettando il varo di una Ocm (Organizzazione comune di mercato) per il settore
– Mettendo a fuoco piani di finanziamenti pubblici dedicati nello specifico al settore lattiero-caseario orientati a una maggiore sostenibilità ambientale raggiungibile solo attraverso l’innovazione, il ricambio generazionale e l’avvicinamento dei giovani al settore
– Agevolando il rinsaldarsi dei rapporti costituiti con la “Carta del latte” convocando un tavolo di settore orientato alla filiera
– Accelerando il recepimento in Italia della direttiva Ue contro le pratiche commerciali sleali nel settore agroalimentare nella filiera lattiero-casearia
– collaborando agli sforzi del settore sul fronte comunicazione, promuovendo una specifica campagna di comunicazione contro le fake news del settore
– combattendo l’instaurarsi delle barriere che ostacolano il commercio estero.
Milano, 29 ottobre 2019