Sul latte se ne sentono ogni giorno di tutti i colori, ma cosa deve pensare un consumatore confuso e disorientato, alle prese con mille informazioni, spesso contrastanti tra di loro? Di questo si parlerà nel workshop “Il latte tra scienza e credenza: facciamo chiarezza“, organizzato dalla Sisa, Società italiana di scienze dell’alimentazione, in occasione della sua riunione annuale e in collaborazione con il Crea, Centro di ricerca alimenti e nutrizione, che si svolgerà il 4 novembre a Roma.
In questa occasione, gli esperti della Sisa e i ricercatori del Crea Alimenti e nutrizione esamineranno il latte nelle sue diverse sfaccettature: dalla composizione agli aspetti nutrizionali, dai consumi all’impatto sulla salute, dall’importanza nelle diverse fasi della vita (infanzia e senilità) fino al binomio latte-sport, focalizzandosi sulle evidenze scientifiche più autorevoli e sfatando contemporaneamente le false credenze ad esso associate.
Il latte, infatti, viene spesso erroneamente identificato come uno dei “veleni bianchi” e, come tale, ritenuto dannoso. Si tratta invece di un alimento che, se consumato nelle giuste quantità, non solo non fa male, ma anche assolutamente vantaggioso per la salute di grandi e, soprattutto, piccoli, con benefici per la salute di ossa, cervello, muscolo e cuore. Rappresenta, di fatto, un alimento importante per una dieta equilibrata, fornendo nutrienti essenziali come acqua, calcio e proteine. Proprio per queste ragioni, l’Unione europea ha dato grande rilievo all’importanza del latte per i bambini, potenziando il Programma di educazione e sensibilizzazione “Latte nelle scuole”, che per l’Italia è coordinato dal Mipaaft e affidato al Crea.