Commercio estero food: 3% tra gennaio e luglio

 

Nonostante gli effetti della crisi globale da Covid-19, le esportazioni del made in Italy agroalimentare spuntano un segno positivo. Tra gennaio e luglio sono ammontate a 26,1 miliardi di euro, in rialzo del 3% sullo stesso periodo del 2019. Così Cia-Agricoltori Italiani a commento dei dati Istat appena pubblicati che sottolinea come tale segnale di ripresa sia in controtendenza rispetto agli altri settori.

Nello stesso periodo l’import alimentare ha ceduto il 5%, producendo un surplus della bilancia agroalimentare nazionale che sfiora il miliardo di euro e rende il Paese esportatore. Una circostanza più unica che rara, sottolinea Cia.

Il rialzo dell’export agroalimentare è ancora più evidente se poi si considerano i principali mercati di sbocco. Nei primi sette mesi, infatti, crescono Germania (+6%), Francia (+3,4%), Usa (+5%), Regno Unito (+5%), Giappone (+9%).

Nel solo mese di luglio, l’export agroalimentare made in Italy guadagna poco più di 4 miliardi di euro (+1% annuo) grazie alle performance in Germania (+9%) e Regno Unito (+11%). Di fronte a queste percentuali -osserva Cia- preoccupa ancora di più l’andamento negativo dei negoziati tra UE e UK post Brexit, considerato che un “no deal” colpirebbe l’Italia in modo significativo, mettendo a rischio gli scambi commerciali con quello che è il quarto mercato di riferimento mondiale per le esportazioni di cibo nazionali.

Commercio estero food: 3% tra gennaio e luglio - Ultima modifica: 2020-09-18T08:03:01+00:00 da Redazione Dairy