«Un tavolo interministeriale per la tutela delle Dop e delle Igp»

Il presidente di Origin Italia, Nicola Cesare Baldrighi, e il ministro per le Politiche agricole, Gian Marco Centinaio

Un ruolo più forte e deciso per il nostro Paese nel dibattito comunitario sulla tutela, la Pac e l’etichettatura, affinché al settore delle Iindicazioni geografiche – un patrimonio di 299 Dop, Igp, Stg italiane, rappresentative di un valore alla produzione di 6,96 miliardi di euro (+3,3%), che raggiunge i 14,7 miliardi al consumo e con un export di 3,5 miliardi, risultando al primo posto a livello Ue – possa essere permesso di consolidare la crescita a vantaggio di tutto il sistema agricolo nazionale. Questo è l’auspicio dopo la 13esima Assemblea dei soci di Origin Italia, tenutasi il 29 maggio a Caserta – presso la sede del Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana Dop – a cui ha preso parte Gian Marco Centinaio, ministro per le Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo.

«Il nostro Paese può vantare uno straordinario patrimonio di prodotti agroalimentari – ha affermato Centinaio. – Le specialità Dop e Igp rappresentano uno strumento di tutela delle eccellenze italiane e delle produzioni realmente legate al territorio. Si tratta di due elementi chiave per lo sviluppo di un’economia locale che sia anche in grado di attrarre turismo. Occorre avere un’idea precisa di sviluppo del territorio in connessione con quelle che sono le sue tipicità. Dobbiamo perseguire questa direzione con ogni forza a nostra disposizione. Promuovere, innovare, tutelare. Unire i prodotti agroalimentari al turismo. Celebrare il made in Italy nel mondo per tenere testa ai nostri maggiori competitori europei».

Un incontro, moderato da Mauro Rosati, direttore Fondazione Qualivita, durante il quale – dopo i saluti di Domenico Raimondo, presidente del Consorzio Mozzarella di Bufala Campana Dop e di Nicola Cesare Baldrighi, presidente Origin Italia – sono stati trattati molti temi, da quello di attualità “Dop e Igp, turismo, territorio: patrimonio comune” all’incontro sulla normativa, vigilanza e food blockchain, all’importanza dell’organizzazione delle filiere fino all’opinione dei legislatori.

Da sinistra, Domenico Raimondo, presidente Consorzio Mozzarella di Bufala Campana, Gian Marco Centinaio, ministro delle Politiche agricole, Mauro Rosati, direttore Fondazione Qualivita, Nicola Cesare Baldrighi presidente Origin Italia

«La tutela dei prodotti Dop e Igp è essenziale per diffondere una maggiore difesa dei nostri marchi di qualità da contraffazioni e imitazioni – ha continuato il ministro Centinaio. – A tal proposito il nostro Paese si è fatto capofila di una richiesta per un’etichettatura dei prodotti in cui la provenienza sia in grande evidenza. I Consorzi di tutela si stanno avvicinando sempre di più alle nuove frontiere dell’innovazione tecnologica. Sono dell’idea che la blockchain debba essere unica e condivisa a livello nazionale. Per questo- ha annunciato il Ministro – a breve ci sarà un tavolo interministeriale su questo tema che riguarda il futuro delle aziende italiane».

Quella di ieri è stata un’Assemblea particolarmente importante perché è la prima da quando Aicig si è unita ad Afidop e Isit andando a costituire Origin Italia, aggregazione concreta del sistema dei Consorzi di tutela delle Ig. Un appuntamento, quello di oggi a Caserta, che assume connotati ancora più significativi poiché arriva all’indomani di una tornata elettorale di rinnovo delle Istituzioni Comunitarie che potrebbe cambiare gli equilibri attuali e, soprattutto disegnare nuovi scenari di riferimento politici ed economici. Considerando la crescente rilevanza economica, sociale ed ambientale delle Ig che rappresentano un modello di riferimento per le attività delle rispettive zone geografiche, diviene dunque fondamentale garantire il sostegno ai nuovi Parlamentari Europei, nella loro responsabilità di legislatori per rispondere ai bisogni delle società.

«Dalla recente consultazione elettorale europea – ha premesso il presidente di Origin Italia Nicola Cesare Baldrighi – è emerso un quadro di riferimento che potrebbe cambiare l’approccio dell’Unione a tematiche per noi particolarmente importanti, come la Pac. Guardiamo pertanto con particolare attenzione alla definizione dei nuovi organismi comunitari ma nel frattempo portiamo avanti le nostre battaglie in termini di tutela ed etichettatura. Il costante incremento del peso economico e reputazionale delle Ig italiane – ha aggiunto – ci impegna oggi più che mai ad un costante adeguamento e miglioramento delle attività dei Consorzi italiani anche sul piano normativo; in particolare sulla fattiva rappresentanza di tutta la filiera, lo sviluppo dei Consorzi stessi e la food blockchain. Sempre più determinante sarà, nel prossimo futuro, il ruolo e l’autorevolezza degli organismi di certificazione, che potranno essere chiamati a garantire, oltre alle Ig stesse, elementi quali la sostenibilità ambientale, il benessere animale, il rispetto sociale ed economico, elementi intimamente connessi alle nostre produzioni che hanno la necessità di essere messi in evidenza».

Tra i temi considerati di assoluta importanza dal presidente di Origin Italia, anche l’impegno per la reale applicazione dell’intesa ministeriale affinché ci sia una chiara distinzione sugli scaffali dei prodotti Dop e Igp, con l’obbligo di indicarli sia in etichetta che sui menù, considerando il sempre maggior rilievo assunto dai consumi fuori casa. In tale contesto, emerge quanto l’interesse per le Ig sia un fatto acquisito sotto diversi aspetti e soprattutto a livello internazionale. Non solo a livello politico e legale, prevedendo norme di tutela sempre più sicure, come dimostrano le sentenze della Corte europea di giustizia sulla evocazione delle denominazioni tutelate. Ma anche, e soprattutto, a livello economico. Infatti, sono 1.427 le Indicazioni Geografiche diffuse in tutti i Paesi Ue – ad esclusione di Estonia e Malta – e di queste 1.427, oltre il 20% sono rappresentate da Ig italiane, che coinvolgono filiere intere di produzione, partenti da quelle imprese che forniscono le materie prime, fino a quelle che le trasformano e commercializzano. Un parametro, questo, importante per valutare quanto impattante sia anche a livello occupazionale nel sistema Paese.

«Un tavolo interministeriale per la tutela delle Dop e delle Igp» - Ultima modifica: 2019-05-29T18:48:45+00:00 da Redazione Dairy