Piemonte Latte al servizio dei soci

Il presidente Roberto Morello: “Nel futuro della nostra cooperativa vedo uno sviluppo che resti in linea con la nostra vocazione. Che è quella di raccogliere latte piemontese, controllato e certificato dal punto di vista della qualità”

Piemonte Latte
I membri del consiglio di amministrazione della cooperativa.

Nomen omen: il nome della cooperativa Piemonte Latte dice già da solo tutto ciò che è l’anima e la mission di una realtà nata quarant’anni fa con un obiettivo che da allora è rimasto lo stesso: raccogliere il latte piemontese da centinaia di soci allevatori e destinarlo alle industrie di trasformazione e ai caseifici. Oggi rappresenta una delle principali realtà per la raccolta del latte in Piemonte.
Ci facciamo raccontare la storia della cooperativa, che ha sede a Savigliano, in provincia di Cuneo, dal suo presidente, Roberto Morello, che dal 2013 è alla guida di Piemonte Latte.

Presidente, quanti allevatori sono associati alla vostra cooperativa?

Al momento raccogliamo latte da circa 280 produttori, in larga maggioranza piccole aziende, che producono latte piemontese, per un volume superiore a 151 milioni di litri all’anno.

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Il presidente di Piemonte Latte Roberto Morello.

La nostra base associativa include prevalentemente allevatori che operano nella provincia di Cuneo (60%), Torino (30%) e, in misura minore, dalle province di Vercelli, Alessandria e Asti. A Piemonte Latte aderiscono, accanto a piccolissime aziende socie di allevatori in zone montane, anche aziende di grandi dimensioni che operano nelle regioni più vocate.

A quanto ammonta la vostra produzione?

La nostra raccolta media è di 4.500 quintali di latte al giorno, a cui contribuiscono soci che conferiscono solo 50 litri fino ad aziende che in un giorno arrivano a produrre 130 quintali. Detto questo, comune denominatore della nostra materia prima è l’indiscussa qualità che proviene dalla tradizione zootecnica piemontese e una sicurezza igienico-sanitaria garantita da tecnologie di mungitura e di refrigerazione all’avanguardia.

Come è evoluta nel tempo la vostra base associativa?

Nella nostra regione il numero dei produttori negli ultimi anni è diminuito perché molti allevamenti hanno cessato la produzione. I nostri soci sono invece aumentati e soprattutto c’è stata una crescita dimensionale degli allevamenti: fino a dieci anni fa era impossibile produrre 50-60 quintali di latte al giorno in Piemonte, oggi invece sono tantissime le aziende che hanno questi numeri.

Qual è l’attività di Piemonte Latte?

La nostra mission è raccogliere latte sfuso dai soci. Nella nostra sede siamo poi in grado di operare qualsiasi tipo di trattamento-servizio: dalla refrigerazione allo stoccaggio, per una capacità complessiva di lavorazione pari a 3mila quintali.

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Un momento di un’assemblea dei soci di Piemonte Latte.

In cooperativa lavorano stabilmente otto dipendenti che si occupano della commercializzazione del latte, della logistica, del coordinamento dei trasporti. Forniamo inoltre assistenza tecnica ai soci, in collaborazione con veterinari e agronomi che operano nella nostra regione, al fine di migliorare e ottimizzare sempre più la produzione di latte. Oggi vantiamo filiere certificate di assoluta qualità. Siamo passati da una raccolta per pochi soci nel cuneese a rappresentare uno dei soggetti più importanti nel sistema latte piemontese.

Chi sono i vostri principali acquirenti?

Il nostro primo acquirente è Inalpi, a cui consegniamo il 20% circa del nostro latte in cisterna, che Inalpi trasforma e vende a Ferrero come latte in polvere. Il restante 80% viene venduto ad un totale di altri 35 acquirenti.

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Stoccaggio del latte raccolto presso la sede di Savigliano.

Accanto a grandi gruppi come Inalpi-Ferrero, Piemonte Latte commercializza il latte raccolto anche a piccoli e piccolissimi caseifici principalmente del Piemonte, che non effettuano direttamente la raccolta in stalla, ma preferiscono comprare il latte dalla nostra cooperativa, che garantisce loro la possibilità di avere una fornitura continuativa e una grande flessibilità di consegna, ad esempio anche il sabato e la domenica.

Quanto è diffusa tra i vostri soci l’attenzione al benessere animale?

I protocolli per il benessere animale sono tematiche di strettissima attualità che ci vedono come Piemonte Latte impegnati già da molto tempo. Siamo in primo luogo all’interno di filiere che fissano determinati requisiti in tema di benessere animale (come la filiera Inalpi-Ferrero o Osella): il prodotto latte da noi fornito deve pertanto necessariamente rispettare i requisiti e i parametri richiesti nei protocolli di filiera. Ma non solo.

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Soci della cooperativa: da sinistra Rocco e Andrea Tosco (Cuneo).

Abbiamo fatto anche percorsi volontari per il benessere animale e ci sono molte delle nostre aziende socie che si sono attrezzate per ridurre l’uso dei farmaci negli allevamenti e ridurre l’impatto degli antibiotici e hanno ottenuto la certificazione in tema di benessere animale. Crediamo che un comportamento etico, rispettoso e attento agli animali sia fondamentale, per garantire agli animali un percorso di vita migliore e per accrescere ulteriormente il livello di sicurezza e di qualità del nostro latte, con nuovi e ulteriori controlli e metodi di lavoro innovativi.

Riconoscete premialità agli allevatori certificati?

Certamente! Già dal mese di marzo 2018 l’Assemblea di Piemonte Latte ha deliberato che, a seconda del punteggio che le aziende socie ricevono in seguito alle visite effettuate dagli organismi di controllo, ricevono una premialità di filiera.

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La stalla di un allevamento associato.

Il punteggio tiene conto del benessere animale, del rispetto dell’ambiente, dell’uso consapevole del farmaco e anche del rispetto delle norme sull’assunzione dei lavoratori, ossia che siano tutti correttamente impiegati.

Qual è il vostro bilancio?

Chiuderemo quest’anno il fatturato a quota 65 milioni di euro, dieci milioni in più rispetto al 2018. Una crescita che è dovuta principalmente all’aumento dei volumi e dei soci, ma lo scorso anno c’è stata anche un’incidenza positiva dovuta anche alla crescita del valore del litro latte. Il valore del latte venduto è stato superiore e ciò ha contribuito alla crescita del fatturato rispetto all’anno precedente.

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azienda agricola Gauzegna, di Vigone (Torino).

Qual è il prezzo del latte che attualmente riconoscete ai vostri soci?
Il prezzo medio che riconosciamo ai nostri conferenti è ad oggi pari a 40 centesimi, quasi 41. Per il 2020 i presupposti restano ancora positivi, anche se il mercato del latte risente molto delle dinamiche a livello internazionale. Il problema del coronavirus ad esempio può a mio avviso avere ripercussioni che ancora non sono quantificabili.

Avete brand di proprietà?

No, perché non abbiamo prodotti al consumo. Per diversificare la nostra presenza nel panorama lattiero-caseario non solo piemontese abbiamo recentemente investito anche in alcune realtà della trasformazione, attraverso due partecipazioni, una nel consorzio Cooperlat, l’altra nella Centrale del latte di Alessandria e Asti.

 

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Cascina Albera, Carignano (To).

 

Per quanto riguarda quest’ultima, deteniamo una quota societaria pari al 25% e conferiamo alla Centrale circa la metà del latte che essa confeziona e commercializza come latte fresco e Uht in Piemonte e in parte della toscane e della Liguria.

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Livio e Gabriele Albera, di Cascina Albera.

Aderiamo da anni anche a Cooperlat, consorzio di cooperative titolare di vari marchi, come Trevalli, e che commercializza latte fresco e Uht, yogurt, panna e molteplici prodotti derivati dal latte. Cooperlat è proprietaria del Consorzio Abit che produce latte fresco con proprio marchio soprattutto a Torino.

Fate anche produzione biologica?

Sì, abbiamo un paio di aziende certificate biologiche. Si tratta di una filiera molto corta, con un latte che viene utilizzato esclusivamente nel nostro territorio, in particolare da una cooperativa agricola sociale, I tesori della terra, con sede a Cuneo, che produce yogurt biologico. Anche Inalpi produce latte in polvere e formaggi biologici.

Qual è il trend dei consumi dal vostro punto di osservazione?

Direi una sostanziale contrazione per quanto riguarda il latte liquido fresco e una sostanziale tenuta dei prodotti a base latte stagionato.

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Interni della stalla di Cascina Monache, Cavour (Torino).

Alcune categorie merceologiche dei freschi registrano un leggero incremento, come le mozzarelle e le burrate.

Come vede il futuro di Piemonte Latte?

Nel futuro della nostra cooperativa vedo sostanzialmente uno sviluppo che resti in linea con la nostra vocazione, che è quella di raccogliere latte piemontese, controllato e certificato dal punto di vista della qualità.


Le 21 cooperative di ’Verde Latte Rosso”

Questo è il decimo articolo che IZ dedica alle ventuno cooperative lattiero-casearie riunite nell’Alleanza Cooperative Agroalimentari che hanno promosso e finanziato la campagna di comunicazione Verde Latte Rosso, con l’obiettivo di raccontare l’eccellenza del latte italiano e delle sue produzioni di qualità.
Nei nove numeri scorsi dell’Informatore Zootecnico sono stati pubblicati report sulla Latterie Plac di Cremona, sulla TreValli Cooperlat di Jesi, su Arborea, su Ca’ de’ Stefani, sul Consorzio zootecnico di Vicenza, su Latte Maremma, su Lattebusche, su Latterie Vicentine, su Granterre/Parmareggio.
Ora è la volta dunque di Piemonte Latte. Seguiranno singoli articoli sulle altre cooperative.


Ecco l’elenco completo delle cooperative (l’ordine di pubblicazione potrebbe variare).
Plac Fattorie Cremona
TreValli Cooperlat
Latte Arborea
Ca’ De’ Stefani
Consorzio Provinciale Zootecnico e lattiero-caseario, Vicenza
Latte Maremma
Lattebusche
Latterie Vicentine
Granterre/Parmareggio
Piemonte Latte
Pennar di Asiago
Granarolo
San Donato
Sant’Andrea
Santangiolina
Soligo
Soresina
Trentingrana
Valsabbino
Venchiaredo
Virgilio


La Piemonte Latte in pillole

Anno di costituzione: 1982.
Numero di allevatori soci: 280.
Raccolta media: 151 milioni di litri di latte all’anno conferito dai soci.
Sede stabilimento: Savigliano (Cuneo).
Dipendenti: nove.
Fatturato: 35 milioni di euro.
Presidente: Roberto Morello.
Direttore: Roberto Arru.
Sito internet: www.piemontelatte.it

Piemonte Latte al servizio dei soci - Ultima modifica: 2020-07-02T08:43:59+00:00 da Redazione Dairy