Dairy Summit, ecco le presentazioni che hanno animato il confronto

La prima edizione del Dairy Summit si è chiusa incassando il parere positivo dei 300 operatori partecipanti. I lavori, però, proseguono anche fuori dalla prestigiosa sede degli IBM Studios che ci ha ospitato, perché i giornalisti del Gruppo Tecniche Nuove stanno già collaborando con l’intera filiera per la redazione della Carta del Latte da sottoporre al ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova. Obiettivo dichiarato del Dairy Summit, infatti, era dall’inizio la realizzazione di una Carta che riassumesse l’impegno degli operatori.

Mark UP speciale Dairy SummitIntanto, un numero speciale di “Le filiere di Mark Up – Dairy” è stato interamente dedicato al comparto che – tra salute, benessere, sostenibilità, tracciabilità, sicurezza – dovrà affrontare con approccio olistico l’innovazione di processo e di prodotto, ma anche una nuova comunicazione. In equilibrio tra emotività e informazione scientifica.

Di seguito, lasciamo a disposizione degli interessati le presentazioni che hanno introdotto, e stimolato, la discussione delle tre Tavole rotonde in programma il 18 settembre scorso. In particolare, Francesca Fusi (Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna) e Daniele Rama (Università Cattolica Sacro Cuore – Smea Cremona) hanno approfondito due temi chiave di questa prima edizione del Summit: il benessere animale e la catena del valore. La ricercatrice ha ricordato come norme sempre più stringenti regolino e interpretino il benessere animale tanto da rendere indispensabile una nuova figura, quella del “manager di allevamento”.
“La materia prima – ha invece spiegato Daniele Rama – vale circa un sesto del valore finale del prodotto (+500%), ma per una equa distribuzione occorre maggiore coesione delle filiere e trasparenza sul calcolo del prezzo”.

Nella tavola rotonda “Il mercato dei latticini: trend, modelli di consumo e strategie distributive”, Salvo Garipoli, director SG Marketing, e Raffaello Bernardi hanno illustrato i dati dell’indagine condotta ad hoc per il Dairy Summit. Tra le evidenze, Garipoli ha citato le prospettive in calo per i consumi di latte e formaggi nel prossimo triennio e un vissuto di familiarità e convivialità per i formaggi che – anche a fronte di un percepito poco salutistico – potrebbe essere meglio valorizzato dalla comunicazione.

La tavola rotonda istituzionale, infine, è stata introdotta da Raffaele Borriello, direttore generale di Ismea, che ha presentato i dati relativi all’export made in Italy.

Di seguito, le presentazioni in formato PDF:

Il benessere animale – Francesca Fusi
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Il mercato e la catena del valore – Daniele Rama
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Il mercato dei latticini: trend, modelli di consumo e strategie distributive – Salvo Garipoli
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Le strategie della Gdo italiana per la categoria dei formaggi – Raffaello Bernardi
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Tutti i dati dell’export – Raffaele Boriello (Ismea)
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Dairy Summit, ecco le presentazioni che hanno animato il confronto - Ultima modifica: 2019-09-25T15:41:26+00:00 da Raffaella Quadretti